Milan, Galliani attacca: “Ma quale rimonta! Per Ganso sarà derby”

MILAN GALLIANI RIMONTA GANSO PATO / MILANO – Quando qualcuno ti corre dietro è inevitabile che ti volti a vedere, a controllare quanto sia distante, a provare ad accellerare per mantenere la distanza. Ma mai fare l’errore di guardare più l’altro che la propria corsa. Già perché si finirebbe per inciampare e farsi raggiungere. Il Milan prosegue la sua galloppata verso il tricolore, ma nelle ultime gare è sembrato che i rossoneri soffrissero un pò del pressing nerazzurro. Niente affatto. Per Adriano Galliani la rimonta dell’Inter è solo roba da giornali.
RIMONTA – “Il Milan sta bene. Una squadra che sta in vetta da 13 partite (in realtà sono 15 ndr) sulle 25 giocate vuol dire che merita questa posizione. Continuo a leggere di rimonte dell’Inter ma in otto partite ha rimontato 2 punti. Quindi, se ne rimonta altri 2 in altre otto partite a me va bene. Ci sono giocatori e diri­genti che conoscono il futuro. Beati loro. Esclusi i recuperi, l’Inter ha fatto 18 punti, il Milan 16. Quindi non vedo grandi rimonte. Alla fine quello che conta è la classifica”.

PATO -“A me non sembra, ma chiedete al mio amico Allegri. L’allenatore è lui. Io faccio l’amministratore delegato e il direttore commerciale, non l’allenatore. Decide Allegri se è meglio far giocare Robinho o Pato”.

GANSO – “Io ho avuto un contatto diretto con lui così come il mio amico Leonardo. Adesso Ganso deve so­lo pensare a guarire, tornando a gio­care con continuità. Non disturbia­tro molo, è un talento straordinario. Chissà, magari ci sarò un altro derby di mercato fra noi e l’Inter…”.

CHAMPIONS – “Ho chiesto ad allena­tore e calciatori di non pensare alla Champions League fino a dopo la partita con la Juventus. Adesso ab­biamo tre partite fondamentali per il campionato: a Verona con il Chievo, poi il big-match con il Napoli e poi la partita con la Juventus. Dopo pense­remo alla Champions”.

COMPETITIVI -“Ibra precoccupato? Avevamo già parlato ad agosto con il giocatore: siamo attualmente i più competitivi in Italia, cercheremo di essere ancora più competitivi in futuro. Lo abbiamo garantito anche ai nostri sponsor che ci sostengono con immutata fi­ducia. Nei 25 anni di presidenza Berlusconi ho visto di tutto. Nel 2006 tutti piangevano per la partenza di Shevchenko e poi nel 2007 abbiamo vinto Champions, Supercoppa europea e Mondiale. Il calcio non è una scienza esatta”.

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