SCIOPERO AIC, ABETE – Domani sarà di certo una giornata di passione tra laLega di Serie A e l’Assocalciatori. Il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, ha convocato le parti per un incontro in merito allo sciopero dell’11 e 12 dicembre: “Ho convocato le parti per un incontro, che sarà ad oltranza per volontà della Figc e serva a trovare un’intesa. Voglio richiamare tutti a un’assunzione di responsabilità. Spero che si arrivi a una conclusione positiva della trattativa. Se non si arriverà all’accordo spero almeno che resti agli atti che su sei punti c’è convergenza e che invece, sul tema dei “fuori rosa”, c’è una reciproca posizione pregiudiziale”, ha aggiunto. Il colloquio di domani potrebbe essere decisivo: “L’incontro serve per capire se ci sono le condizioni per arrivare a un’intesa o per capire dalla prima all’ultima riga perché non si può fare. E’ un argomento peraltro che non suscita in me particolare attenzione perché non mi sembra un cambiamento epocale del calcio, i problemi del nostro mondo sono tanti e ben altri. Non vorrei che i “fuori rosa” fossero un paravento per nascondere posizioni divergenti anche sugli altri sei punti dellatrattativa“. Il numero uno della Federcalcio, poi, divide in parti uguali le responsabilità: “Non è stata solo l’Aic a mancare di rispetto nei confronti della Federcalcio, abbandonando il tavolo della trattativa per il rinnovo del contratto collettivo, perché anche la Lega di A, non partecipando ai consigli federali degli ultimi mesi ci ha mancato di rispetto. Invito, quindi, entrambe le parti a non rinfacciare all’altra la questione della mancanza di rispetto, perché tutte e due, Lega e Aic, si sono resi responsabili, in modi diversi, di questo. Noi avremmo fatto a meno di essere protagonisti in questa vicenda, ma le parti non hanno saputo trovare un accordo, né un punto di equilibrio”.