Milan, Allegri: “Scudetto? Ancora lunga. Tottenham? Non e’ tra le piu’ forti d’Europa”

MILAN ALLEGRI / MILANO – A due giorni dalla sfida di Champions League contro il Tottenham, MassimilianoAllegri analizza il momento della sua squadra e non solo. Ai microfoni di ‘Radio Crc’, il tecnico rossonero parla della lotta scudetto: “Mancano ancora dieci partite e tanti punti in palio, per cui il cammino è ancora lungo. La diretta inseguitrice, l’Inter, ha tutte le carte in tavola per lottare fino alla fine, non togliendo anche il Napoli. I partenopei possono ancora lottare per lo scudetto anche perché in questo campionato non puoi permetterti di sbagliare. Bisogna stare attenti anche a Roma, Lazio, Udinese e Juventus, in corsa per i primi quattro posti. Certo, quando vinci contro la seconda in classifica e contro la Juventus ti rendi conto di essere ad un passo dal titolo, ma è troppo presto per fare pronostici, sicuramente conterà maggiormente la valutazione fatta a cinque giorni dalla fine del campionato. Il Napoli merita di essere una delle prime quattro squadre del campionato e credo che non sia ancora uscito dalla lotta per lo scudetto. Il Napoli è frutto del lavoro di ricostruzione che va dalla C1 alla serie A, lavoro che hanno iniziato il presidente De Laurentiis eMarino e che adesso sta concludendo Mazzarri“.

ARBITRI E POLEMICHE – L’allenatore livornese parla anche delle polemiche arbitrali delle ultime settimane: “Cerco sempre di analizzare la prestazioni della squadra perché durante una partita ci sono sempre decisioni arbitrali che vanno a favore o contro l’una o l’altra parte. Credo anche però che alla fine dell’anno le decisioni arbitrali si compensino. Ma se ogni domenica dobbiamo parlare di sviste arbitrali torniamo indietro con il tempo, anche se capisco che quando gli errori vanno contro la tua squadra c’è molta rabbia”.

IL TOTTENHAM – Prima di pensare allo scudetto, però, c’è la trasferta di Tottenham. Al White Art Lane sarà dura, dato che gli inglesi hanno vinto a San Siro: “Non dovevamo sbagliare in casa, ma loro hanno approfittato di un contropiede. Giocano un buon calcio, ma non sono tra le squadre più forti d’Europa. Abbiamo lo svantaggio che in Europa i tre giocatori arrivati a gennaio non potranno giocare e, unitamente agli infortuni di Pirlo e Ambrosini, abbiamo un numero di giocatori limitato in mezzo al campo.

Fonte: corrieredellosport.it

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