CESSIONE ROMA GIORNALISTA AL JAZEERA SU GRUPPO AABAR / ROMA – HusseinYasin, giornalista di Al Jazeera, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “A Tutto Campo” in onda su RadioIES per parlare della cessione della Roma. Cessione che vede tra i potenziali acquirenti il fondo arabo Aabar. Queste le sue dichiarazioni:
Sul fondo Aabar.
“Prima di tutto c’è da dire che nel mondo arabo ora c’è grande voglia di investire nel calcio europeo, il caso del Manchester City è l’esempio più chiaro. Aabar è una grande compagnia, fa investimenti nel mondo del petrolio e delle costruzioni, delle auto e in molti altri settori. E’ un nome immenso nel mercato mondiale. E’ stato fondato nel 2005 con circa un miliardo di capitale iniziale. Non so se riuscirà a prendere la Roma, ma sarà un investimento importante per loro e per la squadra…”.
La notizia nel mondo arabo.
“Nel mondo arabo la notizia non sta circolando. Preferiscono aspettare e dare la notizia quando è certa: hanno paura che tutto sfumi e non è bene per il nome della società che circoli la notizia dell’interesse e poi del fallimento”.
Aabar entra per passione e per guadagnare.
“E’ ovvio che Aabar, come tutte le altre società interessate, vuole entrare per guadagnarci economicamente. Ma in confronto agli altri interessati ha più passione, non si guarda alla Roma solo come un bacino di guadagni economici. Non si investe solo per farsi conoscere, l’acquisto della Roma non è una pubblicità per Aabar, è un investimento serio fatto di passione, serietà, professionalità”.
Qual è il futuro con Aabar?
“Da noi gira una barzelletta, si dice che prima Aabar deve sedersi al tavolo con Totti, poi si pensa a tutto il resto. Il progetto di Aabar non è per forza a lungo termine, vengono per vincere subito, immediatamente, già nella prossima stagione. E non è un caso che abbiano scelto la Roma, che è una squadra con cui si può vincere davvero in poco tempo”.
Perché preferire Aabar?
“Faccio un semplice confronto: pensiamo al Manchester City e al Liverpool. Il Liverpool è stato preso dagli americani, ed ora stanno fallendo, perchè sono stati gestiti con la sola volontà di guadagnarci. Il Manchester City invece è in mano ad arabi, ancora non ha vinto molto, ma è gestito con passione, professionalità e con la voglia di vincere”.
Pesa Roma come centro cattolico?
“Nel mondo arabo, soprattutto nei paesi del golfo, non esistono problemi riguardo alle differenze di religione. Il mondo arabo non è così lontano come sembra: la squadra più importante tunisina si chiama “Speranza”, tradotto in italiano, ed ha volontariamente preso i colori della Roma. Addirittura la loro curva si chiama ‘Curva Sud’ “.
Sulle difficoltà nel prendere la Roma?
“Da noi gira voce che non si vuole cercare un acquirente straniero, e che invece si preferisca un italiano soprattutto romano. Si pensa che gli stessi romanisti non siano contenti di avere un proprietario straniero. Mi pare di capire che non è così”.