FELIPE MELO JUVENTUS / TORINO – Dalle critiche pesanti della passata stagione, ai riflettori della stampa per ricordare e ripercorrere la rinascita a Torino. Felipe Melo affida nuovamente a ‘Tuttosport’ il racconto della sua seconda vita calcistica bianconera, dopo un Mondiale disastroso con la maglia del Brasile. I fischi e gli attacchi dei giornalisti sembrano ora un lontano ricordo: “Però ci sta – spiega il brasiliano-, i tifosi vanno allo stadio, applaudono, fischiano. E comunque voi giornalisti pensate di essere stati teneri?! Per non parlare degli ex calciatori che ora fanno i commentatori… Quelli proprio non li sopporto: ma cosa volevano da me? Gioco nella Juve, gioco nella Nazionale, sono stato pagato 25 milioni e facevano i superiori… A volte sembrava che dovessi essere Pelè Melo per accontentare certi critici invidiosi! Possibile che fossi così scarso? No, anzi. Ora ne valgo 35 di milioni! Comunque le cose sono cambiate parecchio”.
OBIETTIVI E MERCATO – Ecco perchè: “Io, sono cambiato. Entro in campo e non faccio più certe cose, certe entrate, le risse, certi errori. E non chiedetemi se questo è il miglior Melo, perché io non mi accontento mai. Voglio crescere, sempre di più”. Prima di Del Neri, i meriti vanno così a “la mia famiglia e i miei compagni. E per miei compagni, chiaramente, intendo anche lo staff tecnico. Con Del Neri il rapporto è bellissimo: lui mi piace, è sincero”. E anche quando si tratta di indicare gli obiettivi, Melo non si nasconde: “Riprendere il Milan sicuramente. Il mercato? La Juventus farebbe bene a prendere campioni. In una grande squadra i campioni non sono mai troppi. Se il club deciderà di intervenire sul mercato non saremo certo scontenti, anzi. Aumenteranno le possibilità di vincere”.