Come sappiamo ormai la serie A è ferma da tempo e ancora non è dato sapere per quanto tempo si dovrà attendere la ripresa delle ostilità. L’emergenza Coronavirus è ancora lontana, purtroppo, dal cessare. E basta guardare ai numeri che giornalmente ci vengono comunicati per rendercene conto.
Ad ogni modo si deve pur guardare avanti e da più parti c’è l’intenzione di portare a termine questo campionato. Mancano ancora dodici giornate da disputare per decretare la squadra campione d’Italia e tutti gli altri verdetti.
Come ha riferito “Kiss Kiss Napoli” i presidenti delle varie squadre della massima serie si aggiornano abbastanza frequentemente per capire il da farsi e valutare delle ipotesi di ripartenza del torneo. Nel caso in cui non si riuscirà a tornare in campo a maggio, l’ultima opzione è quella di ricominciare a giocare all’inizio di giugno e cercare di completare tutto entro il 15 luglio.
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Un tour de force inevitabile, 12 partite da giocare tutte d’un fiato. Questo perché nella seconda parte del mese si proveranno a giocare le partite delle coppe europee, con nuove formule (final four?) per Champions e Europa League.
C’è però un problema da risolvere
Nel caso in cui però si continuerà a giocare oltre il 30 giugno, ci sarà un problema non da poco da risolvere. Vale a dire quello legato ai contratti dei giocatori. Alcuni di loro hanno un accordo proprio fino a tale data, ma ad esempio scadranno anche i prestiti. Quindi andrà trovata una soluzione che accontenti tutti.