CALCIOMERCATO ROMA GAGO DE ROSSI – “Non sono un doppione di De Rossi”. Fernando Gago, presentato oggi ufficialmente a Trigoria, si è presentato così ai cronisti ribadendo il suo ruolo e la sua duttilità in campo. L’argentino che il 31 agosto scorso ha firmato per i giallorossi è pronto a dare il suo contributo alla causa di Luis Enrique per poter dimostrare di essere davvero un ‘crack’ e non soltanto un buon giocatore.
REAL MADRID – “Quando sono arrivato al Real tutto è filato liscio e abbiamo anche vinto il campionato, il Real Madrid non lo vinceva da molto tempo – ha raccontato Gago – Poi tutto si è complicato con l’infortunio. Per me era anche la prima volta che avevo un infortunio di una certa entità. Questo ha reso tutto più complicato, ma tutto sommato considero positiva la mia parentesi al Real Madrid. Ho giocato molte partite, ho vinto molti titoli. Poi è chiaro, con questo infortunio anche la fiducia dell’allenatore è venuta a mancare”.
ROMA – “A Roma sono venuto per cercare di guadagnarmi il posto, per dimostrare di poter giocare e per quanto riguarda il futuro ovviamente è sempre un’incognita – le parole dell’ex Real Madrid – E’ chiaro che a livello di giocatori, di progetto e di club, la Roma deve ambire all’obiettivo massimo, ai traguardi più alti. Deve lottare per i titoli più importanti. Ma è bene procedere anche gradualmente, con tranquillità. Sono sicuro comunque che tutti i giocatori del club vogliono regalare successi alla Roma”.
TOTTI – “E’ partito un nuovo progetto, con tanti giovani, che rende ancora più imporante la presenza di giocatori esperti, a maggior ragione di un simbolo come Francesco Totti – ha spiegato l’argentino – Il semplice fatto che si sia parlato tanto di lui in questi giorni fa anche capire quanto in realtà possa aiutare i giovani. Anzi, i giovani devono prenderlo ad esempio, soprattutto quelli appena arrivati”.
DE ROSSI – “Penso che non ci saranno problemi – ha detto Gago -Possiamo coesistere. Ovviamente è una decisione dell’allenatore, io sono in grado di ricoprire tutti i ruoli del centrocampo. Con la stessa Argentina ho giocato in posizione sia più avanzata che più arretrata”.
