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SPECIALE! C’era una volta il calcio italiano… Come tutto ebbe inizio!

Prende il via una nuova rubrica sul calcio italiano, dagli albori all’ultima stagione 2010. Prima puntata, dalla formazione delle prime società alla costituzione del primo Campionato Federale, il Genoa campione, personaggi storici come il medico Spensley ed Edoardo Bosio. ENJOY!

1’PUNTATA: Il campionato federale (1887-1903)

L’anno zero del calcio italiano è il 1887, anche se già si tiravano calci al pallone fin dall’inizio di quel decennio, grazie ai marinai inglesi che attraccavano nelle città di mare italiane quali Genova, Livorno,Napoli e Palermo, cercando coetanei con la quale praticare questo nuovo sport (esistente in Inghilterra già da diversi anni, ma per noi quasi sconosciuto) e costituendo mini improvvisate squadre. Personaggi come Edoardo Bosio, che di ritorno dalla Gran Bretagna portava con se a Torino un prezioso pallone di cuoio, iniziarono a propagandare la possibilità di creare un torneo anche in Italia. Lo sviluppo di questa novità avvenne nel corso dell’ultimo decennio del secolo, nel 1890 nacque la prima società calcistica italiana, il Football Club Internazionale di Torino, colori sociali giallo/arancio/nero, il Duca degli Abruzzi Luigi Amedeo nominato presidente e la prima formazione titolare suonava così: Beaton; Kilpin, Dobbie; Lubatti, Schoenbrod, Pecco; Beltrami, Weber, Bosio, Savage, Nasi. Non c’erano tattiche, non c’erano posizioni precise… si seguiva il pallone! Nel 1893 arriva addirittura un’incredibile vittoria contro una selezione britannica, creando un effetto boomerang tra tutti i torinesi che iniziarono ad interessarsi sempre più a questo nuovo sport, di conseguenza si rese necessaria la fondazione di una nuova squadra, il Football Club Torinese a cui si aggiunse anche qualche anno dopo la Ginnastica Torinese.  Anche in altre città italiane fiorivano nuove società calcistiche, come a Milano dove nasceva la Mediolanum ed anche Genova dove prendono vita l’Andrea Doria  e soprattutto il Genoa Cricket & Football Club, fondato nel 1893 come società sportiva anche se il vero anno di fondazione calcistica è il 1897 anno in cui il medico inglese Spensley sbarcò in Liguria.

Nasce così ufficialmente nel 1898 a Torino la Federazione Italiana di Football, con il Conte D’Ovidio nella figura di presidente. Il primo obiettivo fu quello di organizzare un primo campionato federale che riunisca tutti i sodalizi d’Italia, da giocarsi in un solo giorno, l’8 maggio 1898. Alla fine le squadre partecipanti furono quattro: 3 torinesi (Internazionale, Ginnastica e F.C.Torinese) più il Genoa, con semifinali al mattino e finale nel pomeriggio. Questi i risultati:

SEMIFINALI: Internazionale-FC Torinese 1-0  Genoa-Ginnastica 2-1

FINALE: Internazionale-Genoa 1-2 (dopo una lunga battaglia durata due ore e venti minuti!)

Questa la prima formazione campione d’Italia: Spensley, Leaver, Bocciardo; Dapples, Bertollo, Le Pelley; Gighilione, Pasteur, De Galleani, Baird, Ghigliotti. A capo di questa formazione, capace di vincere anche nei 2 anni successivi il titolo, c’era sicuramente il medico Spensley che era il capitano, allenatore ed anche assistente sanitario del club, capace di giocare il primo campionato come portiere per poi diventare centrocampista l’anno seguente.  La prima casacca dei liguri fu totalmente bianca, poi venne sostituita con una più “moderna” a strisce bianco blu, fino ad arrivare nel 1901 alla maglia attuale, rosso-blu.

In questi anni naquero altre società destinate a diventare gloriose, come la Juventus nel 1897 ed il Milan nel 1899, ma la seconda edizione del Campionato Federale Italiano lo vince nuovamente il Genoa. Alle 4 partecipanti della prima edizione si aggiungono la Sampierdaranese ed il Pro Liguria, una formula diversa che prevede una sorta di primo turno regionale, poi semifinali e finale dove appunto Spensley e compagni affondano nuovamente l’Internazionale di Torino per 3-1, questa volta senza bisogno di extra time.

Il terzo campionato disputatosi nel 1900 vede la partecipazione anche del Milan e della Juventus a cui vanno aggiunti i campioni in carica del Genoa, la Sampierdaranese, la Ginnastica Torino e la FC Torinese. Eliminatorie regionali per guadagnarsi l’accesso alla fase finale del campionato con il Genoa che elimina la Sampierdaranese con un perentorio 7-0, nel giro di un mese si svolge un mini torneo per stabilire chi passerà per  la regione piemontese con il FC Torinese a spuntarla, mentre il Milan passa direttamente il turno essendo l’unica squadra lombarda iscritta. Il Genoa passa direttamente alla finalissima, mentre il FC Torinese la raggiunge sconfiggendo il Milan per 3-0 in semifinale. Il Genoa trionfa per la terza volta consecutiva, bissando il risultato dell’ultimo torneo, 3-1.

Stessa formula si ripete nel quarto campionato datato 1901, con il Genoa che questa volta accede direttamente alla finale in quanto unica squadra ligure. Juventus e Milan accedono alla semifinale dopo aver superato nei rispettivi gironi eliminatori regionali la Ginnastica e la Mediolanum. Il Milan vince 3-2 e poi riesce addirittura a superare i campioni genoani a casa loro in finale per 0-3. Artefice di questa vittoria il capitano Kilpin ma tutta la squadra merita una nota, ecco la formazione campione: Hoode, Sutter, Gadda; Lees, Kilpin, Angeloni; Recalcati, Davies, Negretti, Allison, Colombo. A guardare le gesta dei primi campioni milanisti a bordo campo c’è un bambino di 7 anni che impazzisce a guardare le gesta dei rossoneri, si chiama Renzo De Vecchi, presto ne sentiremo parlare…

La rivincita genoana arriva direttamente l’anno seguente, il quinto campionato del 1902, dove il Genoa si riprende il titolo battendo proprio il Milan in finale per 2-0, ma soprattutto dopo aver superato nella fase eliminatoria la neonata Andrea Doria, società nata proprio da alcuni dissidenti genoani. Le partecipanti di questo torneo furono ben 8, ma c’è da sottolineare una strana scelta accaduta nel corso del campionato: la finale del torneo fu disputata nuovamente a Genova , mentre come da accordi doveva essere svolta a Milano visto che il Milan era la squadra campione in carica. Si narra che i milanisti accettarono un generoso compenso per giocare la partita a Genova. Calciopoli esisteva già ad inizio 900…

Leggermente modificata la formula del campionato 1903, il sesto per la precisione. Strano lo svolgimento che vede la Juventus scendere in campo ben 5 volte mentre le altre squadre soltanto una ciascuna. Spieghiamoci meglio, il Genoa direttamente in finale in quanto campione in carica, il Milan già in semifinale in qualità di vice-campione, mentre le altre 4 squadre partecipanti si affrontarono in una sorta di “dentro-fuori” a gara unica, con la Juventus che nell’ordine elimina FC Torinese, Audace Torino, Andrea Doria ed ottiene anche l’accesso alla finale superando il Milan per 2-0. La finale viene giocata, indovinate un po’, a Genova dove la squadra di casa conquista il quinto titolo battendo la Juventus per 3-0. Comunque questo 1903 è un anno memorabile per la storia juventina perché debuttò la casacca bianconera, in sostituzione di quella rosanera precedente. Curiosa la storia di questa scelta di colori, un giorno di inizio 1903 arriva un pacco proveniente da Nottingham contenente le maglie bianconere a strisce verticali che indossano i giocatori del Notts Country, pacco richiesto dal giocatore inglese juventino John Savage, che non gradiva vestire di rosa per giocare al calcio ritenendo opportuno un abbigliamento più professionale e decoroso. Savage contattò personalmente un mercante di Nottingham per farsi inviare al più presto possibile le divise rosse del Nottingham Forest poi, per errore del mercante o semplicemente perché disponeva soltanto quelle bianconere,  furono inviate le casacche del Notts Country.

RICCARDO FORTE

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