Roma, Montella parla chiaro: “Ancelotti? Non sono un traghettatore”

ROMA MONTELLA TRIGORIA SENSI / ROMA – Sicuro e spavaldo esattamente come lo era in campo; diretto e brillante davanti i microfoni come quando ammetteva di non aver digerito le scelte dei suoi allenatori. Così Vincenzo Montella, alla sua prima conferenza da allenatore della Roma, è  riuscito a convincere tutti, dai festanti tifosi, ai curiosi addetti ai lavori, presenti in massa a Trigoria per accogliere il nuvo tecnico giallorosso.Nessun dubbio poi proprio sulle performance dell’ex giocatore davanti i microfoni: “Anche da giocatore non è mai stato banale con la stampa”, si ripeteva a Trigoria mentre Montella sottolineava i suoi concetti, mandando messaggi chiari un pò a tutti i destinatari: al gruppo, prossimi proprietari e presunti allenatori interessati a prendere il suo posto in estate.

ROMA – L’esordio è chiaramente dedicato alle emozioni per il nuovo incarico: “Allenare la Roma è una grande fortuna, credo nelle potenzialità umane, tecniche e nella voglia della squadra di rivalersi. Il gruppo è formato da ragazzi sensibili e per me sarà davvero importante parlare singolarmente con ognuno di loro, come già sto facendo.  Roma Spallettiana? In due giorni è difficile impostare il gioco, ma voglio andare avanti con le mie idee. I giocatori migliori devono giocare nello loro posizioni migliori per esprimersi al meglio. Il problema di questa squadra è psicologico. Bisogna superare questo blocco e soprattutto le arrabbiature dei giocatori devono essere sfogate in campo. Ci sta essere arrabbiati anche con l’allenatore, ma l’importante è dimostrare sul campo

IL SALTO DI MONTELLA – L’eredità di Ranieri non ha spaventato Montella: il suo sì è stato infatti immediato: “Ho parlato con Ranieri per ringraziarlo e salutarlo. Il mio programma era diverso, ma ho accettato con entusiasmo”. Poi la battuta da applausi a chi gli ricordava che secondo alcuni aveva magari poca esperienza in panchina… “Beh pochi allenatori hanno fatto tutte le panchine che ho fatto io”,  ha detto sorridendo Montella riferendosi ai tempi giallorossi di Capello.

NESSUN TRAGHETTATORE – Nessun obiettivo fisatto, per ora si lavora fino a giugno ma con un pensiero in testa: “Metto a disposizione la mia esperienza competenza e professionalità per dare e fare il meglio. Non mi interessano le voci su Ancelotti, che tra l’altro stimo molto o di altri allenatori che potrebbero proporsi. Vi do il titolo: non mi sento un traghettore”.

SCELTE MONTELLA – La domanda più presente tra gli addetti ai lavori e anche nella testa di Montella resta: come farà a non schierare un campo un amico o ex compagno: “Questa domanda me lo sono fatta anche io e mi sono risposto che è più difficile con i ragazzi giovani, che vivono un sogno, o con gli adulti. Se questa è la mia Roma? No, la Roma è di tutti, dei tifosi, giocatori e proprietari”.

BOLOGNA-ROMA – L’esordio è fissato già per domani, nel recupero contro il Bologna: “Non credo al turn-over di quantità ma sponsorizzo quello di qualità. Chi gioca in porta? Il portiere sarà uno (Doni ndr) e dovrà restare lo tesso. Ho parlato con tutti e tre, e stasera comunicherò chi giocherà