FIORENTINA-INTER, CONFERENZA LEONARDO / MILANO – E’ un Leonardo molto determinato quello che si presenta in coferenza stampa alla vigilia del match di recupero contro la Fiorentina: “Non riesco a far drammi per una sconfitta e firmerei per fare di nuovo sette vittorie in nove partite – dichiara l’allenatore dell’Inter – Trasferte? Non sono un problema, anche se gli avversari cambiano modo di giocare noi dobbiamo sempre imporre il nostro gioco: dobbiamo recuperare palla più alta, stare nella metà campo avversaria. La mia idea di calcio è di vincere ma anche di giocar bene: la squadra è esperta, ha qualità e fisicità e quindi deve far male agli avversari sempre, senza paura di giocare ovunque andiamo. E’ l’unico modo per recuperare punti, si può vincere anche giocando male e lottando ma io punto al calcio bello, certo se non vinci i giudizi sono negativi. Resta il fatto che l’Inter al momento è la squadra migliore al mondo – prosegue Leonardo ricordando la classifica stilata dall’Iffhs – ed io penso ad un calcio offensivo: l’Italia è la culla della tattica e questo è bellissimo, ma l’amore per il calcio nasce dal gol. Se poi non va bene come lavoro, amen: non resterò qui per sempre, semmai torno in Brasile, ma se mi hanno chiamato qui è anche per questo”.
Ancora da decidere l’undici da mandare in campo contro la Fiorentina: “I convocati possono giocare compresi Stankovic e Mariga, ma forse non novanta minuti – afferma il tecnico brasiliano – Tante cose incidono sulle scelte: i rientri degli infortunati, i nuovi innesti. Pandev? Lo vedo molto bene, nelle ultime partite è entrato in momenti difficili. Ha avuto un po’ di problemi e perso il ritmo, ma risponderà bene nel momento giusto. Cambiasso e Motta? Possono giocare in tutti i ruoli del centrocampo, poi dipende dalle partite, dai momenti, dalla condizione… ma il ‘Cuchu’ in questa posizione è stato determinante con 4 gol in 7 partite: l’importante è avere alternative.Fiorentina? Giochiamo sempre con squadre nel loro momento migliore”. La sconfitta contro la Juventus ha portato più critiche del dovuto: “Siamo nella condizione in cui non si può sbagliare sin da gennaio ma non parlatemi di stanchezza visto l’ultimo quarto d’ora di domenica: una sconfitta può starci, ma sembra che non si aspettasse altro per attaccarci. E’ stata una partita equilibrata, noi abbiamo avuto più possesso palla e nella ripresa ci siamo sbilanciati dominando la gara, non inferiori, non si può parlare di Inter morta. Eto’o? Ci vuole coraggio a criticarlo, ha già segnato 27 gol in stagione – conclude Leonardo che mantiene viva la speranza scudetto – Oggi nessuno può dire che ha vinto, è tutto aperto. I giudizi cambiano ogni settimana, è normale che Moratti dica che abbiamo l’obbligo di provare a vincerlo”.
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