Calcio e Tv, lettera dipendenti Dahlia a Berlusconi

Egregio presidente,

ci rivolgiamo alla SV come cittadini, lavoratori, giovani protagonisti di quella parte di Italia che non vuole mollare. In questo grave momento di crisi in cui le attenzioni della politica e dei media sono tragicamente dirottate su argomenti che poco hanno a che fare con il bene del Paese, vogliamo richiamare l’attenzione sul paventato naufragio della nostra esperienza a Dahlia Tv, come componenti del corpo produttivo e redazionale.

L’epilogo di questa avventura professionale coincide con la deriva di alcuni valori costituzionali incontrovertibili: il diritto al lavoro, il diritto di informare e ad essere informati e la salvaguardia del libero mercato in ogni ambito.

Domani la Lega Calcio “salverà il calcio italiano” dall’inesorabile black out dei canali per i quali lavoriamo, in pochi però hanno sufficientemente ribadito l’urgenza di conservare il posto di lavoro a quanti fino all’ultimo stanno garantendo ai telespettatori il diritto sacrosanto di vivere la passione che è propria del calcio. Pretendiamo che il futuro dei 150 dipendenti Made-Filmmaster Television – la società che in outsourcing produce la messa in onda dei canali Dahlia – non sia considerato solo un problema secondario.

Presidente, da principale responsabile dell’azione di governo di questo Paese e da uomo di comunicazione ci rimettiamo ad un Suo concreto intervento teso alla sopravvivenza del pluralismo e dei nostri posti di lavoro.