INTER, BENITEZ COME MANCINI / MILANO – L’allenatore dell’Inter si autoesonera in un post-partita, poi forse ci ripensa, ma il presidente Moratti cerca di cacciarlo senza pagare lo stipendio appellandosi al danno di immagine arrecato alla società. Stiamo parlando di Rafa Benitez? Sì, ma non solo. Si tratta infatti di un copione già visto…
L’11 marzo 2008, nel corso della conferenza stampa successiva alla sconfitta incassata dall’Inter contro il Liverpool (guarda caso guidato proprio da Benitez), Roberto Mancini annuncia le sue dimissioni, dichiarando che quella con gli inglesi sarebbe stata la sua ultima gara in Champions sulla panchina neroazzurra. Il 18 maggio Mancini, nel frattempo ritornato sui suoi passi, vince lo scudetto, trionfo che non gli vale comunque la conferma da parte della società. Un comunicato ufficiale, pubblicato sul sito dell’Inter, adduce come motivazione per l’esonero le dichiarazioni rese dal tecnico dopo l’incontro Inter-Liverpool. Moratti prova attraverso vie legali a chiudere anticipatamente la collaborazione con l’ex fenomeno della Samp. Niente da fare, il contratto viene risolto consensualmente solo il 30 ottobre 2009, con il riconoscimento di una buonuscita di be 8 milioni di euro.
In queste ore l’agente di Benitez è a Milano, con ogni probabilità per trattare la risoluzione dell’accordo. Negli ultimi tempi Moratti sembra aver imparato la lezione (vedi la clausola rescissoria pagata dal Real per liberare Mourinho). L’esperienza servirà per non uscirne nuovamente con le ossa rotte?