ETO’O BIOGRAFIA “I PIEDI IN ITALIA, IL CUORE IN AFRICA” / MILANO – Per lui il 2010 è già finito, almeno in serie A. L’attenzione di Samuel Eto’o è tutta per il Mondiale per Club, appuntamento finale di una stagione indimenticabile, che gli ha già portato Scudetto, Coppa Italia e Champions League. Oggi, però, per il camerunense è un giorno speciale perchè esce in libreria la sua biografia: I piedi in Italia, il cuore in Africa, scritta con il giornalista Pierluigi Pardo (e con prefazione di Massimo Moratti). Eto’o ha raccontato tutta la sua carriera e la sua vita, dalle prime esperienza in Africa all’ascesa nel Maiorca, dove è stato allenato da Luis Aragones, “la persona più importante della mia carriera, negro come me“.
Il libro riporta ovviamente i successi al Barcellona e la prima, fantastica stagione all’Inter: la prima telefonata di Moratti, la promessa di vittoria a Ghelfi, Mourinho che gli chiede se gli va bene la maglia 9, l’sms di Materazzi (“Vieni da noi che vinciamo tutto”), fino alla vittoria della Champions. “Julio Cesar è il mio amicone, Lucio parla meno di Maicon e Samuel parla meno di Lucio, – racconta Eto’o – Zanetti è il club, con Thiago abbiamo la vita intrecciata, Stankovic è un altro fratellino, Sneijder pure, Marco una persona speciale. E Moratti: averlo incontrato è stato una delle più grandi fortune della mia vita”. Oggi Eto’o sta scontando una squalifica di 3 giornate per una testata su Cesar: in passato ne scontò 8 per un’entrata killer su Thiago Motta. “Mi stava antipatico, così entrai per fargli male in un Maiorca-Barcellona, ma adesso siamo amiconi…”.