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Juventus, Camoranesi incorona Aquilani e Krasic

Aquilani (LaPresse)

JUVENTUS CAMORANESI SU AQUILANI E KRASIC/ STOCCARDA (Germania) – Intervistato da ‘Tuttosport’, il centrocampista dello Stoccarda Mauro German Camoranesi ha parlato a lungo della Juventus, esaltando Aquilani e Krasic.

La nuova avventura in Germania non è cominciata nel modo migliore. Lo Stoccarda, infatti, è terzultimo in Bundesliga dopo la sconfitta di sa­bato scorso contro il Wolfsburg.
Non ci aspettavamo un inizio di campionato così difficile. La squa­dra, proprio come la scorsa stagione, è partita molto male e questo ci sta condizionando perché quando scen­diamo in campo siamo costretti a fa­re sempre risultato per non ricade­re ancora più in basso in classifica. Siamo comunque una buona squa­dra che può fare risultato anche con­tro formazioni di alto livello. Credo che usciremo presto da questo mo­mento non brillantissimo.

Sabato ha ritrovato il suo ex com­pagno di squadra Diego. Gli ha ti­rato le orecchie per le parole che ha detto contro la Juventus e il suo capitano?
Non ho sentito quello che ha detto, ma anche se l’avessi sentito non mi sarei permesso di commentare il suo pensiero. Sono stato molto feli­ce di rivederlo perché è stato un gio­catore importante in Italia e lo è an­cora di più in Germania dove forse ha più facilità di esprimere le sue qualità.

Anche lei è un giocatore di grandi qualità. La Juventus inciderà il suo nome accanto a una delle 50 stelle che nel nuovo stadio del club ricorderanno i più grandi campio­ni della storia bianconera.
Ne vado fiero. E’ un grandissimo onore poter far parte della storia della Juventus che è uno dei club più importanti al mondo in cui am­biscono a giocare in tantissimi. Co­me ho sempre detto io sono molto grato per gli otto anni passati a To­rino. A parlarne o a pensarci mi vie­ne la pelle d’oca. Non smetterò mai di ringraziare il club per quel perio­do fantastico e spero veramente di cuore che la squadra torni prestissi­mo ai vertici e soprattutto torni a vincere perché questo non accade da troppi anni.

Pensa che la vittoria col Milan sia stato il primo segnale che la Ju­ventus è pronta per tornare ad es­sere protagonista?
Credo che Del Neri stia facendo un buono lavoro e i risultati, che sono la cosa più importante nel mondo del calcio, gli stiano dando ragione. La Juve ha preso ottimi giocatori come Quagliarella, Krasic e Aquilani che secondo me sarà la vera rivelazione di questo campionato. L’ex romani­sta ha tanta voglia di riscatto dopo un anno orribile a causa degli infor­tuni a Liverpool. Non ho visto la partita contro il Milan perché ero in viaggio con la squadra, ma ho letto che la Juve ha fatto una grande par­tita e che Alex ancora una volta è stato determinante. Vincere a San Siro non è mai facile e quando ci rie­sci e perché sei una squadra di qua­lità e con ambizioni. Quindi potreb­be essere stato il primo segnale che la squadra bianconera si comincia a sentire pronta per ottenere risulta­ti importanti.

Proprio Del Piero a fine partita ha scherzato su un suo possibile ad­dio a fine stagione. Che ne pensa?
Non so se Alex smetterà a fine an­no. Ogni nuova stagione tutti gli di­cono che non troverà spazio in squa­dra, che non potrà più giocare ai suoi livelli che sarebbe meglio che smettesse. Quello che posso dire e che se continua a giocare come sta facendo se decidesse di terminare la sua carriera sarebbe un peccato non solo per la Juventus.

A proposito di “peccati”. Il presi­dente Agnelli contro il presidente Moratti per far restituire al club gli scudetti che gli sono stati tolti dopo Calciopoli. Lei che era uno dei protagonisti di quelle vittorie, cosa ne pensa?
Non credo che il mio parere possa servire per fare chiarezza su questa vicenda. Sono certo che sia Agnelli che Moratti possano fare a meno del mio parere. Io posso solo dire che nel 2005 quando abbiamo vinto erava­mo senza dubbio la squadra più for­te. Quello che è successo o dicono che sia successo non può cancellarlo.

E’ stato prima suo compagno di squadra e poi il suo allenatore. Co­sa ne pensa di Ciro Ferrara alla guida dell’Under 21?
Sicuramente è un allenatore giova­ne e molto capace, anche se la sua esperienza tecnica alla Juve è dura­ta poco ha dimostrato di essere pre­parato e con molta voglia di arriva­re. Nel calcio è sempre difficile fare pronostici, ma credo che Ferrara farà molto bene con l’Under 21. Cer­to con lui sono ancora più seccato perché venti giorni fa ci siamo in­contrati a Torino e non mi ha anti­cipato nulla di questa sua nuova avventura. Le orecchie che non ho tirato a Diego vuol dire che le tirerò a Ciro. Scherzo…

Per lei chi vincerà il cam­pionato?
Difficilissimo. La Lazio ha sorpreso tutti con un inizio di stagione incredibile, ma non credo che possa tenere sino al­la fine. Le favorite sono sempre le stesse Inter, Milan e Roma. Ma io metterei anche la Juve perché, co­me ho detto prima, mi sembra pron­ta per sorprendere.

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