CESSIONE ROMA/ Dopo il 3 novembre le offerte

CESSIONE ROMA SENSI UNICREDIT / ROMA – Il processo per la vendita della A.S Roma è stato innescato. L’invio dell’ info memorandum ai possibili acquirenti ha segnato il punto di inizio di un cammino che porterà il club giallorosso dalle mani dei Sensi, in quelle di una nuova poprietà. Il termine ultimo indicato ai soggetti interessati per presentare offerte non vincolanti è stato stabilito nel 3 novembre. Secondo quanto trapela da fonti vicine ad Unicredit, ancora nessuna offerta è giunta (tramite banca Rotschild) sul tavolo dell’istituto di Piazza Cordusio; procedura normale per quanto riguarda trattative di questa entità. Nonostante il confidential agreement (un patto di segretezza) sottoscritto al momento dell’invio dell’ info memo, sarebbe controproducente per qualsiasi potenziale acquirente scoprire le proprie carte prima degli altri. Bisognerà attendere quindi fino all’ultimo per capire quante e di quali entità saranno le offerte per la Roma. Inoltre gli altalenanti risultati del club a livello sportivo non influiranno sul prezzo di vendità, che verrà stabilito dalla valutazione della Borsa: il fattore legato al rendimento della squadra è una variabile che non viene presa in considerazione. Lo dimostra la passata stagione in cui da una situazione quasi compromessa si è arrivati a sfiorare lo scudetto. Per tutelarsi, nel documento inviato ai soggetti interessati, la banca ha indicato un prezzo limite sotto il quale non si potrà scendere. Nelle ultime ore, nei corridoi degli ambienti finanziari circolavano rumors riguardanti una veloce risoluzione della trattativa; seguendo queste voci un’offerta concreta d’acquisto verrebbe presentata entro due settimane, tanto concreta da portare ad un’immediata conclusione dell’operazione. Tuttavia la possibilità di andare incontro ad una trattativa con un singolo soggetto è da escludere. Fare riferimento ad un solo potenziale acquirente, infatti, escluderebbe la possibilità di un’asta multimilionaria per il club, soluzione ausipicata dalla banca che punta a rientrare del massimo possibile attraverso la vendita del club. In questo senso anche le dichiarazioni del magnate egiziano Sawiris (che si era detto pronto ad acquistare il club, tanto da presentare un’offerta) sarebbero da riconsiderare.

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