Non mi aspettavo che quanto succcesso in Italia si trasformasse in un vero e proprio caso politico, scatenando problemi diplomatici tra Serbia e Italia. A me tra l’altro il vostro Paese è sempre piaciuto: sono qui per la prima volta”. Così Ivan, capo-ultras della tifoseria di Belgrado, si è confessato dopo il fermo di tre giorni fa a Marassi. ‘La Bestia’ è ora rinchiusa nel carcere femminile di Pontedecimo, e ieri mattina ha incontrato i suoi avvocati: “Non è vera la storia secondo la quale sarei già stato in Italia – si legge su ‘La Gazzetta’ -, per l’esattezza a Napoli, in occasione di una partita di pallanuoto. Sono sorpreso di aver visto la mia foto in prima pagina. Prima della partita, all’ingresso dello stadio, uno steward che diceva delle parole nella mia lingua mi ha sequestrato la bandiera serba e un megafono e questo ha accesso gli animi, avevamo bevuto molto. Poi la situazione è degenerata e all’interno mi è completamente sfuggita di mano. Io ero arrabbiato solo con la Serbia e Stojkovic:lui è cresciuto nelle giovani della Stella Rossa e poi ha cambiato squadra (ora al Partizan ndr). Questa è una cosa gravissima, lui ci ha traditi. Le altre ragioni del mio gesto le dirò comunque davanti al giudice”.
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