SCONTRI ITALIA-SERBIA MAURI – GENOVA – Stefano Mauri si è espresso così al momento dell’imbarco per Roma, dopo la partita sospesa Italia-Serbia per i disordini creati dai tifosi ospiti: “Sapevamo sin dall’inizio che la partita non si sarebbe giocata – le sue parole riportate da ‘Il Corriere dello Sport‘-. Ce ne eravamo resi conti appena arrivati allo stadio e saputo dell’aggressione al loro portiere. Il calcio non c’entra. La violenza inaudita degli ultrà serbi non era legata alla sconfitta contro l’Estonia, quei tifosi non volevano far giocare la loro Nazionale per altri motivi. Motivi politici. Volevano fare ungesto eclatante e hanno scelto l’Italia per avere una risonanza mediatica che non avrebbero avuto nel loro Paese. Per motivi politici il loro obiettivo era quello di far scontare alla Serbia una pesante squalifica”.
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